Finalmente si è realizzato il sogno di avere la versione in italiano, anche perchè questo genere di gioco in inglese per chi è poco pratico come me preclude non poco in termini di dialoghi e trama. Inoltre trovato in sconto a 15 pecunie è stato un must da prendere.
Dopo avermi lasciato appassionare da Baldurs Gate 3 ho deciso di provare quest'altro capolavoro della Larian. Ci sono molte similitudini tra i due titoli. Personalmente penso che se avessi provato prima DOS2 e poi a seguire BG3 sarei rimasto un pò meno entusiasta. Questo perchè BG3 per certi versi è più aperto verso il pubblico più ampio, concentrato molto sui dialoghi (strepitosi e nettamente più profondi) ma anche più aperto alle romance e crisi ormonali da sfogare. DOS2 invece è più immediato sia negli combattimenti, più strutturati e appaganti (secondo me). I punti azione spendibili in un turno trovo più versatili rispetto al sistema di BG3 dove hai 1 azione vera, una bonus che quasi sempre non è di tipo attacco e poi barra spostamento. Il che rende più limitante un turno. In DOS2 in un solo turno posso variare con più attacchi, oppure attacco e supporto/buff del pg o del team.
Meno chiacchiere e più esplorazione e combattimento insomma.
La componente di crafting è appagante, tra le armi, pergamene, cibo o addirittura le rune, man mano trovando i libri utili a sbloccare le nuove 'ricette' si può creare un sacco di materiale utile per gli scontri. Cosa che in baldurs gate non abbiamo.
Non ci sono i dadi che determinano la riuscita di un'azione quindi i combattimenti sono meno casuali (non come Shadowheart che manca ogni tre per due quando attacchi).
Ci sono delle note dolenti o mancanze tipo, il diario delle missioni rimane sempre poco chiaro e fa perdere delle volte un sacco di tempo. E' proprio un vizio della Larian e bisogna farci il callo.
Alcune interazioni fanno girare le palle perchè magari parte il dialogo utilizzando un nostro compagno di squadra anzichè quello principale (solo perchè si trovava più vicino al personaggio liberato per esempio) e ti trovi a dover fare delle prove di persuasione dove il compagno è una sega totale. E' un gioco del 2017 quindi va tenuto in considerazione quello che era il concetto del gioco per quei tempi.

Tutto sommato, è meraviglioso e si apprezza il genere, va giocato assolutamente.

Finalmente si è realizzato il sogno di avere la versione in italiano, anche perchè questo genere di gioco in inglese per chi è poco pratico come me preclude non poco in termini di dialoghi e trama. Inoltre trovato in sconto a 15 pecunie è stato un must da prendere. Dopo avermi lasciato appassionare da Baldurs Gate 3 ho deciso di provare quest'altro capolavoro della Larian. Ci sono molte similitudini tra i due titoli. Personalmente penso che se avessi provato prima DOS2 e poi a seguire BG3 sarei rimasto un pò meno entusiasta. Questo perchè BG3 per certi versi è più aperto verso il pubblico più ampio, concentrato molto sui dialoghi (strepitosi e nettamente più profondi) ma anche più aperto alle romance e crisi ormonali da sfogare. DOS2 invece è più immediato sia negli combattimenti, più strutturati e appaganti (secondo me). I punti azione spendibili in un turno trovo più versatili rispetto al sistema di BG3 dove hai 1 azione vera, una bonus che quasi sempre non è di tipo attacco e poi barra spostamento. Il che rende più limitante un turno. In DOS2 in un solo turno posso variare con più attacchi, oppure attacco e supporto/buff del pg o del team. Meno chiacchiere e più esplorazione e combattimento insomma. La componente di crafting è appagante, tra le armi, pergamene, cibo o addirittura le rune, man mano trovando i libri utili a sbloccare le nuove 'ricette' si può creare un sacco di materiale utile per gli scontri. Cosa che in baldurs gate non abbiamo. Non ci sono i dadi che determinano la riuscita di un'azione quindi i combattimenti sono meno casuali (non come Shadowheart che manca ogni tre per due quando attacchi). Ci sono delle note dolenti o mancanze tipo, il diario delle missioni rimane sempre poco chiaro e fa perdere delle volte un sacco di tempo. E' proprio un vizio della Larian e bisogna farci il callo. Alcune interazioni fanno girare le palle perchè magari parte il dialogo utilizzando un nostro compagno di squadra anzichè quello principale (solo perchè si trovava più vicino al personaggio liberato per esempio) e ti trovi a dover fare delle prove di persuasione dove il compagno è una sega totale. E' un gioco del 2017 quindi va tenuto in considerazione quello che era il concetto del gioco per quei tempi. Tutto sommato, è meraviglioso e si apprezza il genere, va giocato assolutamente.