Seneste anmeldelser af Atlas

I feel scammed.
They literally only optimized the demo and let the complete game be full of stuttering and garbage performance.
STOP RELEASING UNOPTIMIZED GAMES AND FIX IT ASAP.

COTTI? COTTI? COTTI?

Return to Monkey Island è un inno alla narrazione.

Non sono cresciuto con questo franchise come molti fan che attendevano trepidanti questo titolo, mi sono sempre sentito un estraneo in ogni storia di Guybrush, come uno di quei personaggi strambi che incontra di tanto in tanto.
Eppure il mondo creato da Ron Gilbert e Dave Grossman è riuscito fin da subito a farmi provare una gran nostalgia solo al pensiero di un ''finale''.
La storia, la scelta artistica, i personaggi e gli enigmi rimangono di incredibile fattura, poteva esser una mera scelta commerciale far tornare il cantastorie Guybrush, eppure e per fortuna questo non è stato il caso.

Per chiunque voglia giocare questo capitolo, è d'obbligo aver giocato almeno i primi due.

Grazie a Ron Gilbert e Dave Grossman per aver riacceso una fiamma che sembrava affievolirsi.

Elden Ring è ciò che mai mi sarei aspettato da From Software, sia per gli aspetti positivi che per quelli negativi.
Entriamo nel dettaglio:
Ho finito la prima run in circa 90 ore, completando moltissime quest secondarie ed esplorando i vari biomi dell'interregno.
Mi sono trovato in un open world a tratti già visto ma funzionante, abbastanza vivo e diversificato con un level design fuori di testa per l'unicità con la quale sono state unite alcune zone.

Il gameplay è fondamentalmente lo stesso dei souls con però molta più enfasi riguardo le stregonerie e gli incantesimi.
Arriviamo a secondo me il punto più dolente del titolo, la difficoltà.
Ora tutti staranno già immaginando che andrò a lamentarmi dell'eccessiva difficoltà del titolo, bensì mi lamenterò dell'estrema facilità di ogni singolo boss combattuto (a patto di uno che conoscono tutti molto bene), FS ha secondo me calcolato male la quantità di rune che l'esplorazione ha da donarti, senza nemmeno una sessione di farming sono arrivato a fine gioco con la bellezza di 120 livelli.
Livelli che inesorabilmente hanno rovinato la mia esperienza di gioco, facendomi letterlamente sconfiggere boss endgame con pochi colpi.
Detto ciò, il design dei boss è come sempre impeccabile ma con forse poca diversificazione tra alcuni moveset.

La narrazione è pressoché assente, con oggetti da analizzare e veramente poco contenuto effettivamente narrato in modo classico.
L'essenza criptica della narrazione non è coerente alla semplicità della storia stessa, una storia sotto molti aspetti poco originale e già sentita.
La scrittura di George R. R. Martin sembra esser assente, se non per il concept narrativo.

Altra pessima feature a parer mio è il cavallo, un cavallo usato malissimo, pesante, legnoso e quasi obsoleto per alcune funzioni che il gioco ti richiede.

L'esplorazione è eccellente, il gioco ti invoglia ad esplorare l'interregno nella sua completezza e profondità.
Le quest secondarie sono molteplici e interessanti con però mancanza tutt'oggi nel 2022 di animazioni vere e proprie per gli npc, con alcuni di essi privi persino del labiale;
tutto questo accompagnato da un quest design confuso e frastagliato che vi porterà inevitabilmente a perdere gran parte del contenuto senza una guida opportuna.

Questo secondo me è un esempio di occasione mancata, il che non toglie al titolo la veste di ottimo gioco ma i difetti sono troppo pesanti per esser ignorati e adornarlo di molteplici 10 dati da numerose testate giornalistiche.

Voto Finale: 8.5

Yakuza: Like a Dragon rappresenta un nuovo inizio per il franchise e centra il bersaglio in pieno.
Premessa iniziale, Like a Dragon è il mio primo capitolo della serie Yakuza, da fan degli rpg e jrpg a turni mi sono subito fiondato ad acquistarlo.

Questo nuovo capitolo narra le vicende di Ichiban Kasuga e il clan Tojo.
E perché non cominciare proprio dal nostro nuovo protagonista;
Ichiban è sicuramente un protagonista ideale per ogni JRPG di spessore, una personalità, un vestiario e delle caratteristiche ben precise che risulta impossibile non amarlo.
Il cambio di gameplay è azzeccato e ben integrato, la tamaraggine chiave degli altri capitoli è rimasta, con cutscene adrenaliniche e umoristiche.
Il party è formato da moltissimi personaggi intercambiali e con una backstory ben narrata.
Il comparto tecnico è pregevole ma con alcune lacune.
Passiamo a pro e contro:

PRO:
- Storia emozionante e piena di colpi di scena.
- Protagonista e personaggi secondari memorabili.
- Il combattimento a turni è ben integrato e divertente.
- La mappa è grande, viva e piena di attività secondarie.
- Critica sociale verso il Giappone non trascurabile.

CONTRO:
- Narrazione eccessivamente dilungata.
- Alcune bossfight risultano troppo ardue e poco divertenti.
- Colonna sonora dimenticabile.

Voto Finale: 9.2/10

P.S. SEGA perché non ci porti un bel manga su Yakuza? :)

Metro Exodus è il capitolo finale della trilogia ispirata ai libri di Dmitry Glukhovsky.
Ho giocato Metro 2033 e Last Light consecutivamente e trepidavo dal giocare all'ultima fatica del team di sviluppo ucraino 4A Games.
Exodus possiede dei picchi qualitativi altissimi ma delle mancanze e limitazioni altrettanto grandi.
La trama principale ha la durata di circa 20 ore, vi verrà data la possibilità di esplorare le prime due aree in modo libero, esse comprendono missioni opzionali da portare a termine e collezionabili.
Passiamo ai Pro e Contro.

PRO:
- Comparto tecnico di alto livello.
- Personalizzazione, animazioni e profondità delle armi eccelse.
- Immersività convincente grazie a suoni e rumori di prim'ordine.
- Biomi ben caratterizzati.
- Numerosi animali mutanti e fazioni umane con delle proprie caratteristiche uniche.

Contro:
- Livello della narrazione discontinuo, e mancanza di caratterizzazione opportuna per molti personaggi.
- Artyom non è memorabile per quanto abbia un'intera trilogia da protagonista.
- Animazioni facciali poco convincenti.
- Doppiaggio italiano di buon livello ma l'uso degli stessi doppiatori è eccessivo e ridondante al fine dell'immersione.
- Il gioco è troppo slegato ai precedenti, cercando in tutti i modi di distanziarsi da essi.
- Ho trovato una mancanza di coraggio nel finale, fin troppo frettoloso e fine a sé stesso.

DLC: ''The Two Colonels''
Percorreremo la storia del colonnello Khlebnikov e della fine di Novosibirsk.
Con questo piccolo contenuto aggiuntivo dalla sola (e troppo corta) durata di 2 ore, 4A Games ha raggiunto una maturità narrativa e registica che sembrava essersi dimenticata di avere durante tutta la main quest.
Abbiamo diverse transizioni nelle cutscene di pregevole fattura, la storia narrata è molto vicina alla serie Metro e dona al personaggio del Colonnello Miller una completezza sentita, rendendolo a parer mio il vero protagonista di Metro Exodus.
4A Games poteva sicuramente esser più generosa con la durata poiché il dlc necessitava di più ore per definirlo worth the price, che ahimè avrebbe dovuto già esser presente all'interno dell'ending del gioco.

Voto: 7.8/10

Ora posso finalmente consigliare Cyberpunk a chiunque ami il genere degli open world.
Un lancio disastroso, una rinascita avvenuta grazie all'uso intelligente di un media come gli anime e delle patch mirate e funzionali hanno reso ciò che Cyberpunk è in questo momento, uno dei migliori open world sul mercato.
Night City ad oggi è la miglior piattaforma sulla quale testare la vera bellezza delle RTX di Nvidia, nessun altro gioco le sfrutta così bene a mio parere.
La community di modders ha reso questo gioco incredibile, con mod per ogni tipo di cosa, dalle auto volanti, a bilanciamenti del gameplay, nuovi abiti ecc.
Di lati negativi ne ha, dal lato di role play praticamente assente ai life path completamente ininfluenti nel corso della trama, per poi finire ad una serie di finali uno più mediocre dell'altro.
Cyberpunk è un esempio di fretta da parte dei producers e pessima gestione del tempo di sviluppo, ma anche di rinascita, grazie al continuo supporto dei devs e soprattutto dei modders.

Assassin's Creed e Mediocrità.
Partiamo dal presupposto che avevo delle alte aspettative leggendo molteplici recensioni entusiaste, eppure ne sono rimasto profondamente deluso.
Parlando di pregi, il titolo nel suo insieme offre un prodotto pieno di cose da fare, longevo e tutto sommato con un buon livello di gameplay, quindi preso nella sua totalità
Assassin's Creed: Origins merita una sufficienza piena.
Ora andiamo a dissezionare la nuova visione di Ubisoft.

PRO:
- Sistema di combattimento godibile seppur non profondo.
- Bayek ha del potenziale se approfondito.
- Tante ore di gioco.

CONTRO:
- L'Egitto non offre un'immersione degna di nota, numerose città risultano dei copia incolla.
- Animazioni facciali poco convincenti.
- Doppiaggio che non convince in moltissime situazioni.
- Difetti tecnici debilitanti e improponibili.
- Ottimizzazione vacillante con svariati freeze e glitch grafici.
- Bossfight prive di un processo creativo fatta eccezione per le ultime due.
- Storia annacquata e fin troppo ripetitiva.
- Bayek non ha nessun tipo di evoluzione all'interno del gioco.
- Il dolore della perdita non viene percepito dal giocatore in nessun modo, facendo risultare le vendetta tiepida e priva di pathos.
- Non è un Assassin's Creed.
- Il sistema di livelli cozza con il gameplay.

Voto: 6.2

Un piccolo gioiello.
Hades si è prepotentemente guadagnato un posto nella mia classifica di giochi preferiti in assoluto.
Un concentrato di stile, livello artistico e gameplay senza precedenti.


PRO:
- Direzione Artistica eccelsa, con disegni da lasciar a bocca aperta, design dei personaggi e del mondo magistrali.
- Gameplay divertente, assuefante e condito con il giusto livello di difficoltà.
- Bossfight dinamiche con un livello di sfida sempre crescente.
- Possibilità di approcciarsi al gameplay con armi diverse che vanno a cambiare profondamente lo stile di gioco per ogni run.
- Longevità presso che infinita.
- Dialoghi ben scritti, vari e numerosi.
- Protagonista carismatico.
- Main quest e sotto trame ben narrate.
- Personaggi Secondari affascinanti e ben delineati.
- Tantissimi testi che arricchiscono i personaggi ed il mondo di gioco.
- Puoi accudire Cerbero.


CONTRO:
- Nessuno.

Supergiant ha creato un opera d'arte perfetta che si afferma come uno dei migliori
''body of work'' che l'industria Indie abbia mai sviluppato.

Hades è una lezione di stile e passione verso il mondo delle grandi produzioni e
della mancanza di idee.

Voto Finale: 10

Disco Elysium è la più bella opera narrativa RPG originale che abbia mai giocato. Penso sia uno di quei giochi veramente difficili da spiegare a parole: è unico, sfaccettato, profondo e mai banale. Un RPG che mette la narrazione sopra ogni cosa, con un'empatia straordinaria anche nel raccontare le storie più secondarie.
Per farla breve, interpreteremo un detective depresso, con problemi di alcolismo e senza la minima idea di chi sia o cosa debba fare. Saremo affiancati dal brillante Kim Kitsuragi, il nostro partner, inviato da un altro distretto della capitale Revachol. Il gioco si svolge a Martinaise, un piccolo quartiere della capitale, ancora segnato dalla guerra e diviso dai giochi di potere dei suoi leader.
Il gameplay si basa principalmente sui dialoghi: le scelte saranno influenzate da come svilupperemo il nostro detective, bilanciando intelletto, psiche, fisico e agilità. Il mondo di gioco e la narrazione della storia cambieranno in base a queste decisioni.
Il lato artistico è incredibile: originale e fresco. I colori dominano un mondo caratterizzato da una moralità decadente e soffocato dalle ideologie del passato. L'ambiente di gioco è straordinariamente ben costruito, con leggi socio-politiche che riflettono la nostra realtà contemporanea. Pur essendo fittizio, riesce a trasmettere una forte sensazione di familiarità.
La Final Cut aggiunge il doppiaggio completo dei dialoghi, e credetemi quando vi dico che è davvero soddisfacente e immersivo. La colonna sonora è fresca e soprattutto memorabile, con brani come quello del Whirling-In-Rags che vi faranno sentire a casa.
Dopo circa 60 ore di gioco, non ho trovato difetti rilevanti, forse solo un uso un po' troppo frequente dei caricamenti. Per il resto, Disco Elysium è destinato a diventare un classico.