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"Amnesia: Rebirth" è come mi aspettavo: Frictional sa cosa è la Paura e conosce bene H.P. Lovecraft. Ho avuto dannatamente paura, come ai tempi di Penumbra, Dark Descent e Soma. Una Lore da brivido e mostri inquietanti, puramente lovecraftiani, una trasposizione perfetta della follia a cui progressivamente sono sottoposti i diversi personaggi, compresi la nostra protagonista, eppure... eppure a Frictional sono stati clementi con il giocatore: non esiste una "morte", un "game over", ma un limare continuo sulla progressione del gioco che, a volte, consente addirittura di saltare zone ostiche e frustranti.

Rebirth fa leva sulle capacità narrative e sull'emotività, stavolta ancora più profonda rispetto a SOMA, non solo per possibili scelte etiche svolte durante il gioco ma, soprattutto, per gli aspetti personali e sentimentali: la maternità e la capacità di amare, negli affetti più profondi, che trascende ogni orrore e che rappresenta la luce nel buio di ogni tunnel come per Tasi.
L'ho finito in due finali, lasciando perdere tutti gli altri, e prediligendo quello apparentemente "buono", secondo la mia visione, rimanendo tuttavia particolarmente preso dalla condizione delle due protagoniste prima, durante e dopo i titoli di coda. Sono padre anche io, di due bambini, e mi sono molto emozionato!

Voto finale
Grafica 8,5
Longevità 7,5
Narrativa 10-
Giocabilità 8,00
FINALE: 8,5

Tomb Raider: una serie indimenticabile di giochi dove l'avventura e il puzzle-resolving hanno sempre dominato la scena.
Rispetto ai titoli che giocai da adolescente, decisamente più profondi e intricanti dal punto di vista della complessità, questo nuovo capitolo offre ai videogiocatori la possibilità di ri-scoprirlo dal punto di vista "più umano", "realistico" (o quasi) e "meno giocoso". Un titolo ben bilanciato tra puzzle (non complessi) e azione, anche con approcci "stealth".
Voto personale 9/10

La piena maturità di Frictional Games, si annida in questo gran titolo. Fantascienza, horror e filosofia metafisica si dipanano tra stanze claustrofobiche, creature lovecraftiane e gli abissi. Il Gameplay, classico nello stile Frictional, è quello del Survival e dell'inesorabile destino del protagonista, costretto da ogni creatura a sottostare a minuti intensi di stealth e cura nella propria strategia di sopravvivenza alla prossima stanza, piano, livello.
La filosofia pessimista e inconcludente, l'orrore cosmico opprimente e ineluttabile nelle domande e risposte ad ogni punto della trama, rendono questo titolo di massimo livello narrativo e immersività. Consigliato agli assidui giocatori di titoli Survival, Horror e a quelli occasionali, che vogliono mettersi in discussione e alla prova in un titolo impegnativo e weird.
Unica pecca la grafica non sempre all'altezza nella ridefinizione dei personaggi e la IA non sempre commisurata al gameplay.

Grafica: 8-
Sonoro: 9
Giocabilità: 8,5
Longevità: 7
Narrativa: 9,5
GLOBALE: 8

Uno spettacolo di gioco.
Una trama ricca, intricata e ben articolata, che fa ben gola agli appassionati Nerd come me e ai cultori della Fantascienza.
Il gameplay è ben strutturato e reso agevole: non ho mai avuto frustrazione nel ricominciare alcuni punti. I boss sono collocati nei punti giusti, anche se talvolta i ritmi di lotta possono essere, per taluni, un po' ostici.
Nel complesso, un ottimo titolo, che per chi ha apprezzato i primi due capitoli, non deve mancare nella collezione.

9/10

Un gioco che ho sempre voluto giocare per l'innovativo sistema grafico e il gameplay, a metà tra un fps e un'avventura horror. Interessanti le indagini, ma alquanto ripetitivi e difficili gli scontri, i quali mancano di scopo e la mancanza di salvataggi a piacere e le lunghe traversate lo rendono noioso. La trama è quasi scontata e avrei gradito intermezzi e dialoghi parlati e animati.

Nel complesso soddisfa, ma il finale mi è sembrato alquanto banale.
Si gioca e soddisfa solo a metà.

6,5/10

Bella solo la schermata d'avviso iniziale "non adatta ai deboli di cuore e alle donne in gravidanza. siete avvisati" XD.
Questo gioco è: NIENTE.