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Molto bello.

Gris é un viaggio che racconta una storia di dolore, perdita e infine guarigione vivendo le cinque fasi del lutto, in una narrazione di emozioni senza testi scritti o dialoghi. Solo colori e suoni.

Partendo da un dolore che le toglie il fiato e le fa perdere la voce, Gris attraversa paesaggi sognanti disegnati con tinte di acquerello che risuonano con suoi i sentimenti: da spazi vuoti (negazione), a deserti rossi (rabbia), ai mari profondi (depressione) fino a un sereno cielo notturno (accettazione).
Ad ogni livello ci si spinge più avanti, Gris resiste e impara nuove abilità per andare oltre le paure spesso rappresentate come creature di inchiostro nero che cercano di avvolgerla per riportarla indietro o tenerla ferma.

Non ci sono dialoghi, non c'é testo. Colori, disegni e musica, le piccole interazioni con l'ambiente e le creature che popolano i paesaggi, tutto concorre a trasmettere quello che la protagonista sente rendendo il giocatore veramente partecipe della sua storia.

Il gioco é calmo e lineare, i controlli semplici e intuitivi, non é possibile perdere. Ci sono puzzle da risolvere, e non sono complessi. Tutto ciò lascia spazio per apprezzare lo stile unico degli ambienti e la musica di fondo.

L'intero gioco si finisce in breve tempo, questione di poche ore, ma é tempo speso bene.

Di contro, il tasto F12 potrebbe consumarsi a suon di screenshot e può finire una certa quantità di sabbia negli occhi dei giocatori.