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Un dark souls like in 2D molto interessante e con un livello di sfida appagante. Molto labirintico, ma consigliato per divertirsi in mancanza dei titoli FROMSOFTWARE

Titolo da avere assolutamente nella propria libreria. Colonna sonora notevole e molto apprezzata. Comparto grafico lodevole e gamplay appagante con qualche sfida molto intensa, ma divertente.
Ori and the Blind Forest sa regalare emozioni ed è così divertente da spingere a finirlo al 100%

Il ritorno di un titolo sparito per un certo periodo, ma che sa regalare emozioni e momenti di tensione. Da recuperare assolutamente

Non l'ho ancora completato, ma rispetto al primo capitolo sono state fatte delle ottime aggiunte. La possibilità di giocarlo in coop locale o multy è una nota molto positiva. Aspetto di completarlo per dare una opinione oggettiva

Strategico a turni di pregevole fattura, ad un passo dall'essere un capolavoro.
Gioco che ti tiene incollato allo schermo per un sacco di tempo (dipende da come si decide di far svolgere gli eventi principali), con una moltitudine di oggetti e armi da ricercare e creare, strutture da costruire, nemici da uccidere e sezionare/interrogare.
Personalmente non ho riscontrato bug o glitch, e non ho avuto nessun problema con i salvataggi (salvavo con una media di un salvataggio a minuto).
La versione base potrebbe sembrare povera di varietà, sia nelle unità alleate che nemiche, ma il problema (se di problema vogliamo parlare) viene eclissato dall'ottimo bilanciamento delle varie classi di combattenti; in più verso la fine si sbloccheranno anche poteri mentali che evolveranno il gameplay in maniera strabiliante. E se si vuole espandere a dismisura l'esperienza consiglio di acquistare il DLC enemy within.
Da applauso la modalità Ironman, dove non si può salvare la partita e ogni azione in campo e alla base sarà una conseguenza delle nostre azioni.
Era da un po' che uno strategico a turni non mi stupiva come fece fire emblem a suo tempo, e Firaxis Game ha pienamente soddisfatto la mia voglia di questo genere forse un po' di nicchia, ma che sa regalare emozioni. Non vedo l'ora di giocare al 2

9,5/10

Un bel giochino in stile super meat boy con una spolverata di splatoon, in cui si sfruttano vari splasher (inchiostri a getto) per superare i livelli. La difficoltà non è elevatissima ma negli ultimi livelli bisogna impegnarsi un pochino. Accessibile a tutti è un gioco che diverte per poche ore; gradevole per chi non ha voglia di impegnarsi troppo.

Outland è un Metroidvania abbastanza pregevole dove un'ambientazione mistica si fonde con una narrazione ridotta al minimo indispensabile. Sono presenti vari potenziamenti, collezionabili, nemici e boss fight (alcune quasi ostiche ma mai insuperabili).
Possibilità di backtracking non eccezionale, ma agevolata dal teletrasporto. I comandi sembrano essere ben curati mentre gli ambienti, pur variando di zona in zona, risultano un po' monotoni a causa dell'effetto chiaro scuro. Ottima la meccanica dei poteri di luce e oscurità ben sfruttata nei vari livelli

Abyss odyssey é un titolo particolare. È un misto tra castlevania (platform a scorrimento 2D), rogue legacy e the bindind of Isaac.
In pratica si ricomincia ogni volta che si viene sconfitti e ci si potenzia ad ogni giro. Il gioco diventa più semplice a mano a mano che lo si gioca, ma più si scende nei doungeon, più i nemici diventano ostici.
Un gioco da perderci le ore, ma che all'inizio può risultare frustrante, mentre più avanti diventa quasi gratificante se si riesce a non morire.

Non sarà il classico Castlevania in 2D, ma questo capitolo con protagonista Gabriel Belmont riesce a stupire con le sue ambientazioni ben riuscite, la storia soprendente, la grafica niente male e una longevità abbastanza alta grazie alle varie sfide e collezionabili. Consigliato anche agli appassionati di action terza persona e affezionati alla serie

Bel lavoro della Tequila Works che fonde un'atmosfera tragica, a tratti frenetica e abbastanza coinvolgente con uno stile deciso e preciso. Il fatto di comandare il protagonista in controluce da un senso di estraneità, che però si estingue con il prosegire della trama. Triste, appassionante si rivela un ottimo passatempo dalla breve longeivtà.