Neue Rezensionen von Crisostomo

Descrivere in pochi caratteri questo titolo è a tutti gli effetti un'impresa ardua. Dear Esther più che un videogioco lo definirei un'esperienza audiovisiva. Il titolo, ricco di elementi simbolici e spunti di riflessione filosofica, si presenta come un'opera complessa (anche se molto breve) che merita di essere rigiocata diverse volte per essere compresa nella sua pienezza. Dovremo spostarci attraverso dei luoghi con panorami mozzafiato mentre ascolteremo frammenti di quella che è una lettera indirizzata ad una donna di nome Esther. Graficamente è ben curato e il sonoro è fortemente evocativo. Inoltre, è stata rilasciata una traduzione in lingua italiana molto ben curata: è palese che coloro che si sono dedicati a quest'ultima conoscano approfonditamente la lingua italiana del primo Novecento. Consigliato per chi cerca un videogioco totalmente originale, unico e molto coinvolgente.
Assegnargli un voto numerico è impossibile.

Just Cause 2 è un ottimo Free-roaming ambientato in un immenso arcipelago tropicale di nome Panau che narrerà le vicende di Scorpio, in lotta contro la dittatura del terribile Baby Panay. Tecnicamente è un gioco sublime, il gameplay è originale (avremo a nostra disposizione un paracadute ed un rampino, oltre ad un vasto arsenale e tanti veicoli) ed il sonoro è di discreta qualità. La longevità è assicurata da una lunga serie di missioni secondarie, da una grandissima quantità di strutture da distruggere e dalla campagna principale (che, fondamentalmente, presa singolarmente, non dura più di 4-5 ore); incredibile, inoltre, la varietà di ambientazioni: si passa dalla foresta tropicale, ai deserti, sino alle montagne innevate. L'arcipelago di Panau è immenso, il gioco ha la mappa più grande che abbia mai visto (a mio modo di vedere diverse volte più grande di quello di GTA: San Andreas). Consigliato se amate il genere.
Voto 8

L.A. Noire è un originale gioco di investigazione in cui vestiremo i panni del Detective Phelps della LAPD il cui compito sarà quello di indagare su dei reati quale omicidi, spaccio di stupefacenti ed incendi dolosi. Il titolo è un incrocio tra un'avventura grafica, uno shooter in terza persona ed un free roaming (anche se il primo elemento è preponderante rispetto agli altri due). La trama è molto profonda e ricca di colpi di scena, il sonoro è di tutto rispetto, la longevità sostenuta (il gioco va preso a piccole porzioni, altrimenti annoia) ma la giocabilità orribile ed il comparto tecnico osceno (è una delle peggior conversioni su pc mai viste) sono a tutti gli effetti degli elementi che incidono pesantemente sulla qualità del titolo. L.A. Noire si presenta, quindi, come un connubio tra elementi originali ed innovativi e difetti imperdonabili che avrebbero richiesto una maggiore attenzione da parte del team. Consigliato, ma non spendete più di 5€.
Voto 6,3

Sniper Elite V2 è un originale titolo in cui impersonificheremo un cecchino, impegnato in operazioni belliche durante il secondo conflitto mondiale. In SeV2, infatti, useremo prevalentemente ♥♥♥♥♥♥ da cecchino e, a livelli di difficoltà elevata, dovremo fare i conti con la direzione del vento e con la forza di gravità. Degna di nota è l'x-ray cam che ci permetterà di assistere allo smembramento del corpo dei nostri nemici in seguito all'impatto col proiettile. Graficamente non è eccelso ma nella media; il sonoro è sublime, il multiplayer è unico nel suo genere (peccato solo che sia poco popolato). Inoltre sarà possibile giocare in coop con un amico (sia nella campagna, sia in particolari operazioni speciali). L'unico difetto rilevante è la presenza della vita auto-generativa che incide parecchio sul realismo del gioco in questione oltre ad un'intelligenza artificiale abbastanza poco reattiva. Nonostante tutto, Sniper Elite V2 è un titolo che vale sicuramente il suo prezzo, sia per una longevità sostenuta, sia per un gameplay unico ed originale.
Voto 7,9

Renegade Ops è uno shooter arcade classico (come quelli dei tempi delle sale giochi) con visuale isometrica nel quale si prende il controllo del veicolo di uno dei membri della squadra Renegade che dovrà opporsi al generale Inferno che è un pericoloso terrorista che sta mettendo a ferro e fuoco l'intero pianeta. Il gioco è originale e divertente (con i tasti wasd ci si muove, con il sinistro si spara, col destro si usa l'arma secondaria e con space un'abilità speciale, differente per ogni personaggio). Man mano che si avanza con la trama si acquisiscono dei punti esperienza spendibili in equipaggiamenti e miglioramenti che ci renderanno più efficaci in battaglia. Graficamente è valido (usa lo stesso motore grafico di Just cause 2) anche se purtroppo non ci sono opzioni di configurazione.
La longevità si attesta sulle 5-6 ore (senza contare il DLC). Inoltre è presente una modalità coop da 4 giocatori.
Seppur non sia una pietra miliare lo consiglio senza riserve.
Voto 7,5

Il 23 Novembre 2011 è stato un giorno memorabile per tutti gli appassionati di FPS “old-school” in quanto è stato rilasciato uno dei titoli più attesi e ambiti dai videogiocatori di vecchia data: Serious Sam 3: BFE. Dopo un mediocre secondo capitolo, la Croteam ha imparato dai propri errori ed è riuscita a dar vita ad un titolo che, con molte probabilità, non deluderà i suoi fan. Grazie alla scoperta di un'antica civiltà aliena molto sviluppata tecnologicamente che ha abitato in precedenza la Terra, l'umanità ha finalmente i mezzi atti ad esplorare la galassia. Tutto sembra perfetto “but the perfection never lasts” perchè i terrestri vengono attaccati da una brutale (quanto bizzarra) razza aliena, capeggiata dal perfido Mental, che dichiara loro guerra. C'è da sottolineare come Serious sam 3 sia un prequel dei precedenti episodi (BFE significa proprio “Before First Encounter") e narra l'ultima disperata battaglia degli uomini contro le truppe di Mental prima dell'entrata di Sam nel portale dimensionale che gli permetterà di raggiungere un punto dell'antichità tale da sconfiggere i perfidi nemici. Inutile sottolineare come la trama sia solo ed esclusivamente un pretesto per metterci di fronte ad una quantità spropositata di nemici che tenteranno in tutti i modi di prevaricare il nostro alter-ego. Il gioco è interamente ambientato nell'Egitto contemporaneo a differenza dei precedenti episodi la cui ambientazione era l'antico Egitto. Per sconfiggere i nostri nemici avremo a disposizione un arsenale molto vasto, vario e funzionale: martello, mutilator, pistola, ♥♥♥♥♥♥ a pompa, ♥♥♥♥♥♥ a canne mozze, mitragliatrice leggera, mitragliatrice gatling, devastatore, lanciarazzi, cannone, ♥♥♥♥♥♥ da cecchino e ♥♥♥♥♥♥ laser (le ultime due armi citate saranno presenti nella campagna ma nascoste, insieme alle rispettive munizioni). La giocabilità di Serious Sam 3 è a dir poco fantastica: sono presenti tutti gli elementi tipici degli fps old-school e dei precedenti episodi ma il gameplay è stato arricchito con la possibilità di usare lo sprint e quella di poter utilizzare l'iron sight per un paio di armi: la pistola e la mitragliatrice leggera. Oserei definire il gameplay di SS3 di tipo “neoclassicista” nel senso che attinge da tutti gli elementi cardine “dell'antichità” e del gameplay “old-school” senza snaturarlo, senza rifiutare delle innovazioni della modernità che non solo non rovinano ma riescono a sublimare la fruizione del gioco stesso... Il motore grafico che gestisce Serious Sam 3 è il SeriousEngine 3.5: una versione modificata e notevolmente migliorata rispetto a quella dei primi due episodi in HD. Il comparto grafico stupisce grazie alla presenza di aree estremamente grandi, di paesaggi immensi e di una una buona definizione delle texture, nonostante alcuni modelli poligonali non facciano gridare al miracolo. Buona parte dell'ambiente di gioco è distruttibile e la gestione della fisica non è affatto male, seppur non sia a livelli eccelsi. Il comparto multiplayer è estremamente valido dato che sono presenti un'enorme quantità di modalità sia cooperative che competitive. Le modalità cooperative (Standard coop, Classic coop, Coin-op coop e Survival coop) permetteranno ad un numero pari o inferiore a 16 giocatori di condividere l'esperienza della campagna oltre all'ormai consueta modalità “survival” il cui fine sarà quello di sopravvivere il più possibile (da soli o con altri giocatori) ad ondate interminabili di nemici. Serious Sam 3, probabilmente, è stato lo sparatutto più divertente a cui mi sia dedicato da lustri; è un videogioco che consiglio caldamente a tutti gli appassionati di fps anche grazie all'ottimo rapporto qualità/prezzo. Se siete dei giocatori pc “seri”, che sono stanchi delle semplificazioni di quel mercato console che ci ha abituato ai soliti sparatutto lineari, ricchi di sequenze scriptate e con la vita auto-rigenerativa, Serious Sam 3 è il gioco che farà al caso vostro.
Voto 10

Saints Row:The Third è un free-roaming in terza persona(giocabile anche in coop con un amico) in cui verranno narrate le vicende dei Saints in lotta contro una gang rivale e le forze dell'ordine. La grafica è buona ma non eccelsa, il sonoro ispirato e la longevità nella norma (ho terminato la trama principale ed una manciata di missioni secondarie in circa 15 ore di gioco); inoltre la storia è totalmente fuori di testa e ci saranno un paio di trovate del tutto inaspettate. C'è anche una leggera componente RPG che vi permetterà di customizzarvi il personaggio secondo i vostri gusti e migliorare abilità che si riveleranno fondamentali in battaglia. I difetti del gioco consistono in alcuni sporadici bug e nella poca profondità delle missioni secondarie; queste ultime, infatti, spesso si riveleranno poco profonde e, alla lunga, anche monotone e tediose. Nonostante tutto SR3 è un buon gioco e lo consiglio a tutti gli appassionati del genere.
Voto 7,4

The binding of Isaac è un indie sviluppato dagli stessi programmatori di Super Meat Boy. Narrerà le vicende di Isaac che è minacciato di essere ucciso dalla propria madre, per volere di Dio; il figlio, però, riesce a sfuggire dalle sue grinfie finendo in una specie di limbo che sarà il teatro delle nostre avventure. Ogni partita sarà diversa dalla precedente grazie ad un sistema randomico che modifica nemici ed oggetti; il sonoro è molto piacevole ed i disegni fortemente ispirati. Inoltre potremo sbloccare altri personaggi biblici (come Eva e Caino) da utilizzare al posto del buon Isaac. Il titoo presenta un elevatissimo tasso di rigiocabilità: sarà sempre più difficile,con più livelli e nuovi nemici. Per sbloccare tutto saranno richieste decine (o persino centinaia) di ore di gioco. Personalmente lo ritengo uno dei migliori indie dell'anno il cui unico difetto è la mancanza di veri e propri momenti esaltanti nelle fasi di gioco (seppure rimanga sempre mediamente piacevole da giocare ed è il classico gioco che ti tiene incollato allo schermo per ore)
Voto 8

Virtua tennis 4 è il quarto capitolo della famosa saga di tennis che, nello scorso decennio, spopolava nelle sale giochi. Il titolo presenta una campagna in single player con, oltre alle classiche sfide, delle sessioni di allenamento con dei mini-giochi ed una componente gestionale abbastanza originale. Nel multiplayer sarà possibile sfidare degli avversari reali al fine di scalare la classifica mondiale. La grafica è bella e pulita, le animazioni decisamente buone ed il sonoro nella media. Purtroppo, nonostante sia un buon gioco, soffre di alcuni bug e difetti: alcuni achievement non vengono sbloccati (insieme a dei personaggi giocabili), mancano delle impostazioni nel multiplayer e utilizza l'odiosissimo Games for Windows Live. Nonostante questi difetti, VT4 è un buon gioco ed è consigliato a tutti i nostalgici ed a tutti coloro a cui piaccia questo sport.
Voto 7,5

Hard reset è un FPS old-school only pc in cui combatteremo contro dei misteriosi robot. Il gioco presenta una buona trama (narrata con vignette alla Max payne) ed un buon sonoro. È, a tutti gli effetti, un FPS come quelli che vedevamo negli anni di gloria (prima della corruzione del mercato di massa delle console) con tanti nemici e degli effetti grafici sbalorditivi (ha un comparto tecnico dei più belli mai visti). Nonostante questa impronta "classicistica", volta ad esaltare i tempi della perfezione, il gioco presenta alcuni difetti che se non fossero stati presenti avrebbero reso Hard reset non un capolavoro ma una pietra miliare: assenza del quick save, longevità scarsa (4-5 ore a difficoltà normale) e la mancanza di una modalità multiplayer. Nonostante queste pecche, Hard reset è un gioco ottimo che è assolutamente da consigliare a tutti gli amanti degli FPS che vogliano considerarsi veri gamers.
Voto 9