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Piemonte, Italy
 
 
:2015cookie::tornbanner: :agathalion: :supplies: Foxtrot Uniform Charlie Kilo :supplies: :agathalion: :tornbanner::2015cookie:

“I will defend King Tommen with all my strength, I swear it. I will give my life for his if need be. But I will never betray Renly, by word or deed. He was the king that should have been. He was the best of them.” - Sir Loras Tyrell

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Informazioni personali:
ITA:

:supplies: Ingegnere Aerospaziale. :supplies:

Giornalista di SpazioGames (rivista specializzata in videogiochi) e PCgaming.it (rivista specializzata in tecnologia/hardware).


Streamer su Twitch UmileGiulia. [www.twitch.tv] e SpazioGames. [www.twitch.tv]

Ingegnere Aerospaziale da sempre amante di videogiochi e tecnologia. Cresciuta con Crash Bandicoot, Spyro e Metal Slug. Competitiva sugli FPS, non si lascia scappare platform, hack & slash e GDR. Il mio titolo preferito? Nier Automata. Il gioco su cui ho speso più ore? Battlefield, che domande! Eppure, una grandissima fetta del mio cuore è occupata da Fable, amore di vecchia data. Dimenticavo, ho provato così tante tastiere che, a occhi chiusi, potrei dirvi che switch montano!

ENG:

:supplies: I'm an Aerospace Engineer. :supplies:

I am an editor for a videogames web site, SpazioGames, and a Tech magazine, PCgaming.it.

Streamer on Twitch UmileGiulia [www.twitch.tv] & SpazioGames. [www.twitch.tv]

I am an Aerospace engineer who has always been a loved video games and technology. I grew up with Crash Bandicoot, Spyro and Metal Slug. I am competitive on FPS, but I also love platform, hack & slash and RPG' game. My favorite title? Nier Automata. The game I spent the most hours on? Battlefield, what a question! Even if, a huge chunk of my heart is occupied by Fable. I forgot, I've tried so many keyboards that, with my eyes closed, I could tell you what switches they fit!

Contacts:

:vsshield: Origin : UmileGiulia [battlelog.battlefield.com]
:vsshield: YouTube: https://www.youtube.com/c/UmileGiuliaWinryTN
:vsshield: Twitch : https://www.twitch.tv/umilegiulia/
:vsshield: Twitch SpazioGames : https://www.twitch.tv/spaziogames


Setup:

:healer: Case : Jonsbo MOD3, black

:healer: CPU : i7-8700k

:healer: Cooled By : EK WB D-RGB, 240 mm

:healer: MOBO : Gygabyte Z390 UD

:healer: RAM : ADATA XPG Soectrix D60G, DDR4, 3200 MHz, 32gb, [2x16gb]

:healer: GPU : RTX 3070 Ti Reference

:healer: HDD : WD blue 1Tb, WD Gold 4Tb

:healer: SSD : IRDM Pr0 512 GB, M2 Kingstone 480 GB

:healer: PSU : EVGA 650 W

:healer: Monitor : AGON AOC, 16:9, 144Hz / AGON AOC, 16:9, 75Hz

:healer: Headset : Razer Blackshark V2 Pro wireless / Arctis Pro 7

:healer: Mouse : Logitech G Pro Wireless / Razer Viper Pro Wireless

:healer: Keyboard : Razer Huntsman Mini

:healer: Joypad : Nacon Pro Controller 3 / Microsoft Controller

:healer: SO : Windows 10

Steam Trade Rules:

I have cards from different sets. I've got some rules for the trade, anyway I'll check all the offers, so feel free to trade with me. MOB ON 📱✅.

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Same set cards:

:starplatinum: 1:1 if my card it's a duplicate and I haven't yours.

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:starplatinum: 1:2/3 if my cards it's not a duplicate and I have yours.

Different set:

:starplatinum: 1:1 if my card it's a duplicate and I haven't yours and belong to a set that I need to complete.

:starplatinum: 1:2/3 other situations.
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16,9 ore jucate
Il gioco, The Town of Light, sviluppato dal team italiano LKA è essenzialmente un’esperienza psicologica esplorativa in prima persona, ambientata nel manicomio di Volterra. Personaggi ed eventi sono ispirati a fatti realmente accaduti; il gioco infatti vuole riportare alla mente e alla luce gli orrori che, a metà dello scorso secolo, erano inflitti ai pazienti ricoverati nei manicomi. Il luogo scelto è uno dei più grandi manicomi italiani e, infatti, ogni stanza, o padiglione, sono stati ricreati con perfetta somiglianza al luogo reale.

Storia e ambientazione

Come abbiamo già anticipato, l’intera vicenda sarà ambientata nel manicomio di Volterra, uno dei più grandi istituti italiani, e andrà a ripercorrere la storia di Renèe, una sedicenne schizofrenica ricoverata negli anni ’30 e ’40 dello scorso secolo. La storia non è reale, ma verosimile, in quanto si basa su fatti realmente accaduti, documentati e storicamente attendibili. Come viene detto dagli sviluppatori, il luogo scelto, ovvero il manicomio di Volterra, non è stata una scelta legata alla storia particolare di quel complesso: qualsiasi altro manicomio sarebbe stato adatto allo scopo, ma la particolarità architettonica dell’edificio avrebbe meglio reso il lavoro finale.

L’edificio infatti è diviso in padiglioni, immersi in un grande parco, che non si limiterà a fare solo da contorno, ma sarà esso stesso parte della storia. Come viene spiegato, il padiglione Charcot è stato ricostruito nel dettaglio con cura davvero maniacale, pericolante ed ormai completamente lasciato andare.
L’interno, invece, sembra essere stato riprodotto solo attraverso conoscenze, non proprimente vincolate, ma liberamente ispirate ad attrezzature e sale utilizzate spesso durante gli anni di utilizzo di questi istituti, quindi dagli anni ’30 fino al 1980.
Come già anticipato, vestiremo i panni di una donna che, trascorsi diversi anni, si ritroverà di nuovo all’interno dell’edificio nel quale, all’età di sedici anni, era stata ricoverata. Quello che troveremo sarà un ambiente completamente abbandonato e lasciato cadere a pezzi, esattamente così come lo troveremo ai giorni nostri; l’unico modo che avremo per rivivere il passato, sarà quello infatti di affidarci ai ricordi e ai flashback della nostra protagonista. L’intento non è quello di attaccare la psichiatria dell’epoca, ma proprio quello di far comprendere e portare alla luce una storia che forse spesso si è dimenticata.
Da un lato infatti sentiremo ricordi ed emozioni dei ricoverati che, una volta messo piede all’interno dell’istituto, perdevano i propri diritti civili; dall’altro però ci troveremo a scoprire anche la difficile condizione degli infermieri, in numero molto ridotto e vincolati a badare a malati difficilmente gestibili, spesso frustati e inadeguati.

Niente di sovrannaturale, è la realtà a fare paura

Il titolo è definito come horror, sebbene esso non sia realmente uno di quelli in cui ci si trova a scappare da strani mostri, zombi, o creature sovrannaturali. No, il titolo non conterrà nulla di tutto ciò. Il titolo infatti vuole rimanere fedele a quella che è la narrazione, ovvero il racconto di una realtà tristemente esistita, per sottolineare ancora come essa non debba essere semplicemente dimenticata.

"Queste mura sono diventate la mia pelle."

Ciò che davvero fa paura in The Town of Light non saranno i mostri, ma le sensazioni. Seguendo il discorso della protagonista, andremo ad esplorare aree che sono state sedi di terribili esperimenti medici. I vari cartelloni sparsi nelle stanze, ci daranno modo di vedere alcuni degli eseprimenti che venivano fatti ai pazienti per tentare di guarirli dal loro male. Elettroshock, docce gelate, lobotomie, tutte pratiche cliniche ritenute utili e salutari per la vita dei pazienti, spesso giustificate dall’impotenza davanti a qualcosa che non si conosceva e non si poteva curare. Il gioco infatti non vuole essere solo una denuncia nei confronti dei medici dell’epoca e, per questo motivo, la narrazione viene sì fatta dal punto di vista di un paziente, ma cerca di mettere spesso in luce la difficoltà di medici e infermieri di badare a tanta gente malata, senza il supporto di giuste attrezzature, di numeri e di rimedi efficaci alla guarigione.

In Breve: The Town of Light vuole essere un'esperienza narrativa diversa dalle altre e vuole imporsi come qualcosa di più di un semplice videogioco. Attraverso le ricostruzioni in 3D delle ambientazioni e attraverso una narrazione, spesso accompagnata da illustrazioni, vuole raccontare una storia forse troppo scomoda e spesso sepolta tra le macerie del passato. Il titolo, che riprende le vicende di una giovane ragazza sedicenne, tende a sottolineare l'orrore e la triste verità, che per anni è stata celata dietro ai portoni dei manicomi italiani. Elettroshock, docce gelate, abusi e terribili esperimenti. The Town of Light vuole rievocare la storia, affinchè essa non venga dimenticata. In generale il gioco presenta delle meccaniche molto semplici, ma davvero ben sviluppate. Ottimo il comparto tecnico che offre una grafica davvero interessante e perfetto il comparto audio; le musiche sono azzeccate alle scene e rievocano il giusto pathos nel videogiocatore. L'ambientazione è il punto forte, insieme alla potente narrazione; tutto l'ambiente è stato ricreato nel dettaglio: ogni stanza, letto, vasca, tutto è esattamente così. Più si va avanti con la narrazione più ci si sente coinvolti in quell'ambiente; più si osservano le stanze, i libri, i disegni, e più si è vicini all'orrore e al dolore che quelle mura hanno inglobati per anni. Sicuramente questo titolo ha il potere di non essere solo un semplice videogioco, quello che spaventa non è il sovrannaturale, quello che incute timore è solo una vera e triste realtà.

Pro:
+ Storia coinvolgente e narrazione interessante
+ Ambientazione ricreata al dettaglio
+ Gameplay semplice e fluido

Contro:
- Durata della storia leggermente limitata
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ultima dată jucat pe 28 oct.
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Tobey 29 iul. 2021 la 4:03 
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“Violence. Speed. Momentum.”
AZOR 27 aug. 2018 la 11:16 
When people ask you what happend here, Tell them the North remembers, Tell them "winter came for House Frey".
MC atom karınca 8 apr. 2018 la 3:04 
la galline fanno l’uova dal becco

buona settimana! stammi bene! :reusapple:
Supraphysiological 1 ian. 2018 la 20:00 
tfw showpleb
V 31 dec. 2017 la 2:18 
Hello my brother, my lovely brother.. In my dreams I see your failour, your betrayal and your death. You could have been a good brother, we will take the throne.. but you decided to betray me, betray your family, and so you died.
Иван Пихалыч 8 oct. 2017 la 9:44 
One true king