Recent reviews by MasterKamper

One of the best relaxing games I ever played.





Also one of the best terrifying games I ever played.

u can be a friendly robot and a swaggy robot.
2021 UPDATE: now u can be also a female robot!

Dear God: can you please remove all the ♥♥♥♥♥♥♥ motion blur from all games? ty
Aside this, basically a virtual E3, the idea is cool but all the trailers inside are from the Devolver Direct of today.

Ritornare nel New Mexico in una versione appunto “new” di Half-Life è stato abbastanza deludente, o meglio, ridondante. Come ho scritto in precedenza, il primo capitolo di questa serie mi è piaciuto fino a metà, dopodiché iniziano ad arrivare fin troppi nemici, trascurando le altre due anime (puzzle e platform) del prodotto.

Black Mesa fa bene due cose: L’inizio, ben congeniato ed ampliato, trasudante di dettagli aggiuntivi e passione per l’opera prima. E la fine, ovvero XEN, l’ultimo capitolo (qui ampliato di parecchio) dove le ridicole sezioni platform del passato sono adesso finalmente giocabili senza fare quick-save dopo ogni salto, e le tante sparatorie dell’originale sono state sostituite da tanti banali e ripetitivi enigmi con fili da collegare a destra e a manca.

La parte tecnica ed artistica in queste due sezioni (soprattutto XEN) è maestosa, al contrario del resto dell’esperienza che risulta fin troppo piatta e dal lavoro certosino.
Interessante vedere finalmente il motivo per cui i Vortigaunt saranno nostri preziosi alleati in Half-Life 2, solo io non l’avevo recepito nel primo, o non era proprio presente quel tipo di sottotesto?

Il mio consiglio finale è quello di giocare Black Mesa giusto all’inizio ed alla fine, sarò pure un eretico ma non ho trovato divertente il resto. Magari giocandolo a qualche anno di distanza ne avrebbe giovato anche il mio giudizio, vallo a sapere.

7/10

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Ho apprezzato molto la prima metà di Opposing Force, che alterna puzzle e scontri a fuoco in modo omogeneo in modo molto simile al capitolo principale.
Anche qui, dopo aver introdotto il nuovo nemico, si inizia a sparare fin troppo, lasciando fin troppo in disparte i puzzle, e tornando alla struttura ripetitiva delle sezioni finali di Half-Life.

7/10

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Blue Shift è stato proprio un coito interrotto, procede spedito fino alla fine fine e si esaurisce fin troppo in fretta. Ottimo ritmo, ogni tanto qualche bug, ma tutto sommato nella sua oretta mi ha divertito; Il finale mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca, soprattutto dopo aver visto quello nei due precedenti.

Stavolta me lo sono giocato a facile, perché i picchi di difficoltà durante gli scontri di ogni titolo li ho sempre trovati senza senso, e mi ha sorpreso vedere pure qui la grande attitudine per i nemici di non crepare facilmente.

A parte qualche cameo da parte di Gordon, come l’altra espansione, Blue Shift non aggiunge proprio niente a quello che aveva già fatto abbastanza bene Opposing Force.

6/10

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Comincia lento, ma neanche troppo, ci vuole poco per mettere le mani sopra il suo modesto armamentario, rispettivamente un’arma per ogni tipologia di nemico o situazione. Con la sua eterogeneità di bocche da fuoco e l’enorme Black Mesa, la varietà non ha una ruga nemmeno a volergli tirare le texture. L’unico grande difetto sono i movimenti di un motore vecchio cent’anni, dove sembra costantemente di correre scivolando in giro, rendendo molte sezioni platform un continuo quick-save e quick-load per non dover risalire l’ennesima scala o ritornare sulla giusta piattaforma.

C’è poco da dire su quello che viene riconosciuto come il capostipite degli fps narrativi: è sorprendentemente invecchiato bene a livello di gameplay, ed i piccoli enigmi alternano momenti in cui si cerca la strada giusta per proseguire e si sopravvivere alla grande quantità di nemici.
La grafica lascia un attimo interdetti per quanto riguarda la scelta di texture fin troppo identiche tra i percorsi esterni ed i suoi ambienti più grandi; Ma quello che mi ha veramente stancato sono gli scontri, dall’inizio alla fine è un salire continuo di sparatorie sempre più frequenti, con qualche raro momento più compassato e fin troppi nemici sulla nostra strada; Non lo ricordavo così denso ed estenuante.

Mi ha spiazzato l’immediatezza dell’azione, estremamente semplice, anche grazie ad una progressione quasi sempre lineare ma comunque encomiabile per un gioco con oltre vent’anni sulle spalle.
Non mi è dispiaciuto per niente, ma come varietà sicuramente con il seguito hanno impacchettato qualcosa più adatto al mio palato.

8/10

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La prova del cuoco con la compagnia giusta è una scorza di follia, un etto di bestemmie e tantissime risate.
La ricetta giusta per iniziare: prendete uno o più amici con cui siete molto affiatati, usate lo Steam Remote Play Together per giocare insieme con una sola copia del gioco, puntate sempre alle 3 stelle ed il vostro divertimento sarà pronto da sfornare ed impiattare. Ricordandovi sempre di tenere d’occhio non solo gli ordini ma anche le miriadi di variabili che ci sono in cucina.

Tra un fish & chips sul ghiaccio e delle pizze nel buio più totale, Overcooked riesce a farti innamorare completamente di quella che è una formula semplicissima come tagliare, cucinare ed impiattare i giusti alimenti. A volte c’è un po’ di imprecisione nel muoversi e prendere gli oggetti, ma raggiungere il punteggio massimo è divertente ed impegnativo, tenendo sempre conto che lo score richiesto si alzerà a seconda dei partecipanti.

Si trova a meno di 4€, e mai soldi furono stati spesi meglio per le oltre 12 ore di campagna e gli 8 livelli natalizi nel DLC gratuito Festive Seasoning.
Questo piccolo indie, dalle meccaniche semplici ed immediate, mi ha rapito per pomeriggi interi e fatto tornare la voglia di rigiocare pure gli stage già completati, giusto per rifarli con persone diverse, e vedere tutta la follia che riusciva a trasmetterci un piatto non lavato o una zuppa non consegnata.

8/10

Metro Redux - 8,5

+ dura il giusto (12 ore)
+ ritmo di gioco ottimo
+ trama decente
+ effetti sonori
+ originalità da tutti i pori
+ varietà sorprendente
+ ottimo gun feeling
+ artisticamente ispirato
+ una buona sfida survival alle difficoltà più alte
+ prezzo
+ discreto arsenale
+ narrativa di contorno fantastica, i dialoghi degli npc sono interessati
+ componente stealth appena decente



- varietà dei nemici
- collezionabili, in realtà sono ottimi perché ti spiegano la trama.. Ma proprio per questo se non li prendi ti becchi dei buchi narrativi.
- difficoltà normale molto facilotta, mi son sempre ritrovato pieno di munizioni, kit medici e filtri..
- sistema di luci, a volte è come se TUTTE le luci fossero puntate su i tuoi occhi.. finisci per non capire una sega in varie occasioni.
- DLC inclusi quasi tutti scarsini, non aggiungono niente di unico.
- meccaniche delle boss fight abbastanza sottotono
- personaggi secondari quasi tutti dimenticabilissimi
- doppiaggio italiano un bel po' meh
- IA nemica

Shooting pessimo ed impreciso, gameplay povero e conversione penosa.