Скорошни рецензии на Laghima

In breve è un gioco dalle meccaniche semplici e immediate, ma che spicca per un alto tasso di divertimento e "unicità"!
Il primo capitolo è sicuramente un gioco divenuto molto famoso per via delle sue somiglianze con con altri giochi dello stesso tipo, eppure con questo secondo capitolo gli sviluppatori hanno deciso di premere sull'acceleratore il più possibile creando un esperienza assai più particolare e unica. Vermintide 2 si pone l'obiettivo primario di essere molto più ricco e ampio rispetto al primo ed è un obiettivo riuscito al 100%! Il gioco ha gli stessi personaggi che abbiamo "imparato a conoscere" ma adesso ognuno di loro è dotato di ben quattro specializzazioni che permettono un altissima personalizzazione (sia estetica, ma che per abilità ed inventario), rendendo l'esperienza generale molto più divertente e appagante. Vermintide 2 presenta anche una campagna piuttosto longeva e con una rigiocabilità altissima, sopratutto grazie alle numerose sfide (giornaliere, mensili e settimanali), ma anche a un alto tasso di divertimento che ogni singola missione saprà proporci. In generale il gioco presenta dei miniboss molto belli e ben differenziati, oltre a delle bossfight davvero ben realizzate e ostiche al punto giusto. Un plauso va sicuramente dato al comparto grafico che è azzeccatissimo per questo gioco, creando uno stile perfetto per l'universo di warhammer, ma anche il sonoro non è affatto da meno. Doversa nota finale da fan di warhammer: senza alcun dubbio questo gioco crea un esperienza che i fan di questo universo bramavano da molto, per cui devo un personalissimo ringraziamento agli sviluppatori per essere riusciti a colmare una piccola lacuna derivante da titoli della stessa saga assai più noiosi e piatti. Ormai il gioco si trova ad un prezzo ridicolo, per cui non avete nessuna scusante per saltarvi questa piccola perla di semplice intrattenimento!

A mio parere è un esperienza unica e magnifica, che ogni amante del dark fantasy non dovrebbe assolutamente evitare. Nonostante molti considerino questo capitolo come il più "debole" della saga io mi sono sempre trovato in disaccordo, e sin dal 2014 (quando lo comprai al lancio per ps3) è uno dei giochi che mi porto nel cuore con immensa gioia. Immagino che vi starete chiedendo il motivo e la risposta è semplicissima: dark souls 2 ha qualcosa che nessun altro gioco di questo tipo è mai riuscito ad offrirmi, ovvero un immersività a dir poco travolgente. Grazie a questa sua particolare peculiarità Dark souls 2 riesce ad offrici delle ambientazioni affascinanti, spesso abbinate (ma non sempre) a delle bossfight assolutamente incredibili e ad una storia meravigliosa e assai più comprensibile degli altri capitoli. Personalmente ho apprezzato molto anche tutte le migliorie grafiche e tutti i ritocchi che sono stati fatti al comparto sonoro, ma ho decisamente disapprovato la "nuova distribuzione dei nemici" nelle aree iniziali. Purtroppo in questa nuova versione, (che contiene anche tutti e 3 i DLC) i nemici sono stati ridistribuiti con il palese obbiettivo di rendere le zone iniziali assai più ostiche di come erano in precedenza: sinceramente ho trovato questa mossa assai spicciola e davvero inutile, oltretutto mi ha portato ad disprezzare alcune zone che nel 2014 avevo trovato assai più bilanciate e coinvolgenti. Tralasciando questa piccola svista mi sento di consigliarvi questo gioco con tutto il cuore e, a mio avviso, chi si rifiuta di provarlo si sta perdendo una piccola perla videoludica. Dategli una chance, non ve ne pentirete!

Vampyr è un gioco molto particolare e grezzo nella sua forma generale, ma a conti fatti stiamo parlando di un prodotto interessante e divertente: questo perchè gli sviluppatori hanno preso gli aspetti migliori dei giochi che più amiamo e li hanno incollati insieme in un unica opera, a volte con scarsi risultati. Nonostante la mia premessa non sia proprio delle migliori, devo proprio confessarvi che Vampyr mi rimarrà impresso nella memoria per svariati motivi: 1) per la splendida trama; 2) per una sceneggiatura interessante e ben realizzata; 3) per il miglior sistema di "avanzamento di livello" che abbia mai visto in vita mia; 4) perchè mi sono ritrovato ingarbugliato in un maestoso groviglio di segreti e piccole storie, che inevitabilmente mi ha spinto ad immergermi nell'atmosfera di gioco; 5) per le ardue e geniali scelte che saremo costretti a fare sia con noi stessi che con gli npc; 6) per delle bossfight belle e divertenti; 7) per un combat system piuttosto sbilanciato e a tratti troppo frustrante; 8) per una ottima grafica; 9) per una realizzazione digitale di Londra davvero patetica; 10) per una differenziazione dei nemici a dir poco oscena.... ma sopratutto per la peggior minimappa mai ideata e concepita su questo pianeta.
In Vampyr vestiremo i panni di un giovane dottore nella Londra del 1918: la situazione sociale è all'estremo a causa dell'influenza spagnola, oltretutto quasi tutti i cittadini si riversano nelle strade armati fino ai denti nella speranza di fermare quella che sembra l'inevitabile avanzata degli Skal ("ibridi" fra vampiri e umani, ovvero creature pericolose e aggrassive). Durante il corso della nostra avventura ci capiterà molto spesso di imbatterci in uomini armati di ♥♥♥♥♥♥ che spareranno a chiunque assomigli ad un vampiro, così come saremo costretti ad uccidere mostri di tutti i tipi che non dovranno sforzarsi troppo nel ridurci a brandelli. In una situazione a dir poco catastrofica (che per moltissimi aspetti è molto simile a quella che viviamo ora a causa del covid-19), il protagonista si ritrova costretto a convivere con un segreto che minaccia tutta la sua vita sociale e professionale: lui è un vampiro, "rinato" da poche settimane, e si nutre solo ed esclusivamente di sangue umano. Come dicevamo in precedenza questo duplice aspetto del nostro alter ego renderà la trama sempre interessante, che sarà abbondantemente farcita di scelte morali e colpi di scena. Molti penseranno che essere un vampiro porterà solo guai, ma è proprio qui che il gioco rivela la sua vera identità: Londra è piena di scontri brutali (nonchè bossfight spesso ingiustificatamente ardue), e le nostre nuove abilità da vampiro ci saranno estremamente utili per sopravvivere.... o per distruggere ogni nemici che ci si para davanti. Eh si ragazzi, qui viene il bello: il gioco ci lascia spendere i nostri punti esperienza come vogliamo, così da diventare più forti e letali, a prescindere da come li abbiamo ottenuti. Che significa "da come"? La risposta è semplice quanto ovvia: il gioco ci da la possibilità di uccidere gli npc, succhiando loro il sangue e la loro energia, così da diventare molto più forti di quanto possiamo immaginare in pochissimo tempo. Naturalmente le conseguenze di questa nostra condotta saranno evidenti, ma non per questo scontate o banali. Alla fine chi sceglierete di essere? Dottore o macellaio? Uomo o mostro?

Ricordate quando , da piccini, giocavate ad "acchiapparello"? Bhe DbD non è altro che un gioco multiplayer, strutturato in match da 1 vs 4, che ricrea quel tipo di intrattenimento. DbD ha come protagonisti quattro sopravvissuti intrappolati in una macabra location, che dovranno fare del loro meglio per scappare senza farsi uccidere dal killer. Ebbene si signori e signore, DbD è uno dei pochi giochi in cui potete impersonare il cattivo: potete scegliere di calarvi nella parte di un killer spietato (a vostra scelta) che non ha altro obbiettivo se non quello di uccidere tutti i sopravvissuti che si nascondono nella mappa. Il gioco vi da a disposizione un vastissimo roster di personaggi fra cui scegliere, ed ognuno di loro è ottimamente differenziato (sopratutto i killer): oltretutto rivedremo delle facce molto familiari che appartengono a brand famosissimi, come SAW o Silent HIll. Il gioco vi mette a disposizione svariati "trucchetti" per poter avere la meglio nella vostra impresa, sia se cercherete di scappare o quando proverete ad acciuffare i 4 malcapitati di turno. Il gioco , allo stato attuale, è abbastanza bilanciato nonostante nuovi personaggi e aggiunte molto frequenti. C'è da dire che DbD, sopratutto in passato ma un pò ancora oggi, ha sofferto tantissimo su questo aspetto dando non poche magagne ai giocatori. In data odierna il match making è stato fixato, ed i continui bilanciamenti rendono il gioco sufficientemente onesto su quasi tutti i suoi aspetti. Qui mi fermo un attimo per un doveroso plauso: gli sviluppatori hanno mostrato, nel corso degli anni, un incessante volontà ed impegno nel rendere questo gioco sempre ricco di novità e contenuti interessanti. Il gioco non sarà perfetto, e ciò è innegabile, ma gli sviluppatori non si arrendono mai nel cercare di rendere il loro gioco sempre più funzionante nonchè bello ed affascinante. Non a caso è stata rilasciata una patch pochi giorni fa che rinnova completamente la grafica del gioco, ed ora è uno spettacolo per gli occhi. C'è davvero poco da aggiungere: controllate i vostri medikit, affilate le vostre armi, ricaricate le vostre torce e... preparatevi al massacro!

Nello scenario cyberpunk videoludico, questo gioco è una piccola perla che spicca grazie ad un gameplay semplice ma efficace. Il gioco non è ricchissimo di contenuti, tuttavia riesce ad intrattenere molto bene (seppur per poco). In questo gioco impersoneremo una ragazza orfana, cresciuta ed addestrata in un dojo a tokyo, che dopo l'omicidio del suo maestro deciderà di vendicarlo. AKANE non ci da mai un limite su quanti nemici possiamo uccidere, difatti possiamo andare avanti per ore mentre sterminiamo numerose orde di nemici con katana e pistola. La premessa narrativa è abbastanza semplice, ma lo sviluppo della vicenda è molto carino: il vero finale del gioco ci sarà rivelato solo se riusciremo ad uccidere più di 500 nemici (cosa tutt'altro che facile). Naturalmente saremmo sottoposti a delle bossfight (che si presenteranno ogni 100 nemici uccisi), oltre ad alcuni nemici speciali: difatti occasionalmente potrebbero presentarsi degli scagnozzi molto pericolosi che, se trascurati, vi uccideranno in un attimo. Il gioco presenta una difficoltà elevata, infatti già dalla prima bossfight i nemici diventeranno più feroci e intelligenti. Il tutto si svolge in una piazza abbastanza ampia, che con Il passare del tempo si riempirà di nemici: ovviamente avremmo anche delle abilità a nostra disposizione, ma andranno usate con parsimonia o solamente al momento giusto. La cosa curiosa di questo gioco è che il giocatore, un pò come se fosse uno spettatore attivo di questa brutale scena, non farà altro che chiedersi quale sarà l'esito del massacro. Seppur con molta malinconia, non potremmo fare a meno di riflettere sul destino della povera protagonista. Ovviamente non stiamo parlando di un gioco che passerà alla storia, ma AKANE lascia davvero il segno.

Volete una riposta immediata? Mafia 2 è semplicemente un capolavoro. In questo gioco vestiremo i panni di Vito Scaletta: in apparenza sembra un normale ragazzo di origini siciliane ma, dopo aver combattuto per liberare l'italia dalla dittatura di Mussolini, torna dalla sua famiglia in America per iniziare a lavorare per la mafia. Il gioco mostra perfettamente quelle che erano le condizioni di vita degli immigrati italiani che andavano in cerca di fortuna negli Stati Uniti d'America, e non tralascia nessun dettaglio. Il periodo storico è fra gli anni 20 e i 40, ed il gioco riesce a ricrearlo in modo magnifico. L'arco narrativo del gioco vede le vite di molti personaggi che, con il passare dei capitoli, si intrecciano in un miscuglio di tradimenti e loschi affari per la mafia italiana. Le missioni saranno sempre varie e molto divertenti: durante un capitolo potremmo ritrovarci a distruggere un bar della mafia irlandese, per poi passare improvvisamente ad eseguire un omicidio su commissione in pieno stile de "Il Padrino". La narrazione non è mai scontata e ci immergerà in situazioni che rappresentano meravigliosamente quello che era lo stile di vita di coloro che rifiutavano il classico lavoro d'azienda (che dai mafiosi era visto come schiavismo), per iniziare (non sempre in modo spontaneo) una lunga carriera criminale per conto delle più grandi famiglie mafiose. Il gioco è accompagnato da una lista di brani "vintage" che tutt'ora ascolto con estrema gioia, e che faranno da sottofondo ai nostri frequenti viaggi in automobile. La definitive edition non fa altro che aggiornare alcuni modelli, nonchè le texture e gli effetti sonori, mentre tutto il resto è stato lasciato esattamente come ce lo ricordavamo. Se in questo momento state pensando che il lavoro svolto dalla Hangar 13 sia stato solo un pigro tentativo di riportare in auge una vecchia gloria, dovete sapere che avete perfettamente ragione. La "remastered" di mafia 2 è lontana dal giustificare il prezzo del biglietto di ingresso, nonostante la quasi totale assenza di bug e glitch, e ciò che spicca davvero è solamente la qualità del titolo. Per quanto mi riguarda potete benissimo giocare il gioco originale e, a conti fatti, vi farete anche un favore. Questa recensione punta solo a dare un giudizio sul gioco, e non sulla remastered. A prescindere da quanto spenderete, non dovete lasciarvi scappare questa straordinaria esperienza.Mafia 2 è un titolo che va assolutamente giocato, almeno una volta nella vita.

White day è il remake dell omonimo gioco, uscito per pc il 5 settembre 2001. Il nocciolo della questione è semplice: questo gioco è valido? La riposta è un no secco. In genere non lascio recensioni negative, però allo stesso tempo mi sento in dovere di sconsigliare assolutamente l'acquisto di questo titolo. Il gioco ha una trama banalissima, che si sviluppa in modo osceno, e ha dei colpi di scena banali e prevedibili. Il gameplay è molto simile ad outlast e dovremmo costantemente scappare dal bidello della scuola, che ci insegue senza sosta. Qui è doverosa una precisazione: il fattore di ansia e paura scaturito dal bidello scemerà molto rapidamente, per poi essere sostituito con una pensante frustrazione e noia. L'80% delle volte che lo incontreremo, non faremo altro che sbuffare mentre ci prepareremo per la grande rottura di scatole a cui andremo incontro. Purtroppo questo fattore si estende per quasi tutti i fantasmi e gli spiriti che incontreremo, dando al gioco un atmosfera monotona e noiosa. Senza avere la possibilità di difenderci saremo spesso costretti a correre in modo randomico pur di salvarci la vita, vanificando ore di attenta esplorazione e tentativi di orientamento. Purtroppo il comparto sonoro non si salva: le tracce sono poche e vengono ripetute troppe volte, mentre invece gli effetti sonori sono ridicoli e di scarsa qualità. La cosa che più mi rattrista di White Day è che inizialmente si presenta come un titolo valido, ma sfocia nel ridicolo e nel patetico (sopratutto sul finale). Purtroppo in questo gioco non ho mai provato una paura che sembrasse genuinamente vera, come fu per darkwood, e invece mi sono ritrovato a ridere più volte mentre osservavo alcune scelte di design davvero insensate. Il gioco avrà anche alcuni jumpscare interessanti, ma non vale assolutamente il costo del biglietto. Se volete della tensione vera e dei jumpscare ben piazzati, dovete assolutamente puntare a titoli più validi di questo. Evitate questo gioco, a prescindere da quanto lo pagherete.

A dirla tutta è un gioco straordinario, nonchè l'esprienza horror più appagante che io abbia mai provato. Però ci conviene andare con ordine: Darkwood è un gioco molto semplice, che costa poco, ed è intuitivo nelle sue meccaniche e funzionalità. Vedete, darkwood punta tutto su due fattori fondamentali: una realizzazione sonora eccellente (sia per quanto riguarda gli effetti sonori, la musica, e i raccapriccianti versi dei mostri che incontreremo), ed un ambientazione estremamente immersiva e ottimamente realizzata. Per farla breve in darkwood ci ritroveremo nei panni di un uomo senza nome che, a causa di losche motivazioni, non ha bisogno di dormire o di riempire lo stomaco. Tutto ciò che faremo nel gioco sarà raccogliere materiali utili per creare oggetti adatti alla nostra sopravvivenza, sopratutto per superare la notte, mentre andremo alla scoperta di un oscura foresta abitata da individui particolari ed unici. Un elemento straordinario di questo gioco è il ciclo giorno e notte: puntualmente, alle 8 di sera, caleranno le tenebre e noi dovremmo fare tutto ciò che è nelle nostre capacità per sopravvivere a svariati tipi di problemi e "aggressori". Fondamentalmente, il gioco sfrutta lo stesso sistema di narrazione che abbiamo visto in titoli come Bloodborne: la foresta narra pochissimo di se stessa e noi dovremmo scoprire il più possibile, sui suoi abitanti e i suoi luoghi chiave, attraverso piccoli oggetti o indizi sparsi in giro. Tramite questi meccanismi il gioco riesce a trasmettere un ambiente molto originale (ed esplorabile al 100%), pieno di scene e anfratti che rimarranno nella nostra memoria (o nei nostri incubi). Ovviamente, seppur non sto qui ad asserire che questo gioco è perfetto, è da sciocchi nascondere quanto sia ben realizzato ed ottimamente congeniato in tutti i suoi aspetti. Gli aspetti che più gravano sulla vostra esperienza saranno fondamentalmente due: il sistema di crafting , che a tratti è decisamente ostico, ed una difficoltà calibrata con poca saggezza. Sarò schietto quando dico che alcuni nemici sono decisamente troppo difficili da uccidere, mentre altri sono sorprendentemente troppo facili da abbattere: questo perchè il gioco impone il "sistema di punti deboli" per alcuni mostri e, se non si è a conoscenza di quest'ultimi, sarà impossibile sopravvivere in alcune situazioni. Ma non dovete assolutamente lasciate che queste piccole pecche facciano da deterrete! Non fatevi assolutamente scappare questa perla, sarebbe veramente un peccato. Mi raccomando però: chiudete bene le porte e sbarrate saldamente le finestre che , durante la notte, la foresta si riempie di sussurri e gli alberi fanno strani rumori.....

Quasi tutti ormai riconoscono l'incredibile impatto che P.T. ha avuto nei giocatori e nel genere horror, è stato un teaser straordinario capace di bloccare molti giocatori dalla paura anche solo pochi minuti di gioco.... visage non è da meno. Il gioco (ad oggi e per ora) è diviso in due capitoli: il primo è fortemente improntato sugli enigmi ambientali senza mai tralasciare un atmosfera meravigliosamente terrificante e ottimamente realizzata (difatti ricorda moltissimo P.T.) , il secondo invece è molto più vicino al genere classico dell horror buttandoci continuamente in situazioni terrificanti mentre saremo sempre preoccupati dell uomo nero che potrebbe nascondersi dovunque... perfino in quell esatto armadio che tanto ci rifiutiamo di aprire. Da qui si evince immediatamente che visage punta moltissimo su un atmosfera davvero ottima e sul costante fattore di paura che non ci darà mai un attimo di tregua, questo flow del gioco però viene sporadicamente interrotto da alcune piccole magagne (con la premessa che in futuro potrebbero essere facilmente corrette, il gioco è pur sempre in accesso anticipato): il 60% degli enigmi del primo capitolo sono estremamente complessi da capire e conseguenzialmente da risolvere, oltretutto se pensiamo che contemporaneamente al continuo scervellarsi del giocatore nel trovare una soluzione ad essi il fattore della paura e dell ansia (nonchè del gameover) non scemerà mai ad attenuarsi ciò può facilmente portare ad una situazione di stress e frustrazione. Bisogna vedere de questo scenario è inteso volontariamente dagli sviluppatori o meno, cionondimeno non è molto piacevole e mi ha spinto più di una volta a cercare soluzioni online. Mentre invece il secondo capitolo è pura poesia: gli scenari sono immediati e facili da comprendere ed il fattore di paura è addirittura superiore a quello del primo così come la quantità di nemici e situazioni terrificanti che saremo costretti ad affrontare. Menzione d'onore va a chi è riuscito a designare le sessioni finali del gioco, davvero uniche e originali sopratutto in un genere videoludico ormai saturo e straripante di idee simili tra loro. Sarò onesto, una singola sessione in particolare del secondo capitolo farebbe impallidire anche titoli molto famosi come outlast e amnesia. Infine il sonoro è eccellente, così come la realizzazione grafica della casa in cui si terrà la maggior parte del gioco. Altra piccola pecca , da menzionare a malincuore, è il prezzo che risulta essere leggermente sopra la media di titoli come questo ed un orribile gestione dell inventario dinamico che spesso ci costringerà ad abbandonare oggetti di vitale importanza utilissimi per finire il gioco. Personalmente sono un amante dell horror e devo consigliarvi questo meraviglioso titolo che oltretutto in futuro sarà munito anche di altri capitoli che fremo dalla voglia di provare.
Se cercare un esperienza terrificante e semplice non lasciatevi scappare questo piccolo capolavoro.

Diciamo solo che la serie di borderlands ormai ha bisogno di poche presentazioni essendo ormai entrata tra le saghe videoludiche più amate. In questo capitolo rimetteremo piede su pandora per uno scopo ben specifico: i ribelli chiamati "crimson raider" hanno trovato una mappa che mostra la locazione di tutte le cripte presenti sulla galassia, questo prezioso oggetto ha attirato l'attenzione di due loschi individui ovvero i gemelli Calypso. Spetterà a noi fermarli, ovviamente accompagnati da vecchie e nuove conoscenze. Nonostante questa premessa faccia sembrare che il gioco sia privo di una trama vi avviso che vi sbagliate. Borderlands 3 ha una trama niente male, con alcuni piacevoli colpi di scena e alcune sorprendenti apparizioni di personaggi che prima erano solo descritti nelle leggende. Per cui di fatto borderlands 3 cerca di distaccarsi dai suoi precedenti capitoli, dando al giocatore un esperienza più dinamica e travolgente il tutto senza mai distaccarsi dal suo folle e ormai simbolico stile. Oltretutto gli sviluppatori sono riusciti ad uscire da quella che era la pesante ombra di "Jack il bello", riuscendo a creare degli antagonisti ottimamente caratterizzati e altrettanto simbolici e originali. Il gioco oltretutto presenta uno straordinario doppiaggio in italiano, oltre ad una buona colonna sonora sopratutto per quanto riguarda le musiche durante le bossfight. Rimanendo in tema quest'ultime risultano particolarmente divertenti e genialmente differenziate: ogni boss avrà una sua tattica particolare oltre ad un estetica sempre sorprendente ed originale. Insomma borderlands 3 riesce a migliorare dal suo precedente capitolo sotto quasi ogni aspetto: che si parli del gameplay o della struttura del gioco in generale gli sviluppatori sono riusciti nella ardua impresa di migliorare ogni aspetto per dare al giocatore un esperienza divertente e longeva (circa 25 ore per la campagna oppure 45 per completarlo al 100%). Purtroppo però il titolo presenta gli stessi problemi che la serie di trascina ormai da fin troppo tempo: nonostante il gioco sia strutturalmente migliorato sembra quasi che gli sviluppatori hanno volutamente ignorato le magagne tecniche presenti sin dal day one. Il gioco presenta gravissimi problemi di stuttering, pop up dei modelli e delle texture, forti cali di frame rate e sopratutto un eccessiva presenza di caricamenti ormai ingiustificata nel 2020. Chiariamoci borderlands 3 è un buon gioco ma questi problemi non fanno altro che spezzare il ritmo frenetico dell azione, rendendo a tratti l'esperienza stressante e veramente poco accattivante agli aspiranti acquirenti specialmente considerando il prezzo non del tutto "comodo".